PRESENTAZIONE DEL LIBRO – Marco Novati Volti Vissuti di Alain Chivilò

SABATO 12 SETTEMBRE – ore 17.30
Sala Conferenze, piano terra – Centro Civico Culturale B. Galuppi

Dopo lunga attesa per gli appassionati d’arte è uscita la monografia “Marco Novati Volti Vissuti” scritta dal critico d’arte e curatore Alain Chivilò. Opera che rappresenta un ulteriore passaggio dell’autore atto a rivalutare in chiave contemporanea artisti del Novecento ormai andati in oblio. Per tale motivo è stato necessario dedicare molto tempo nel reperire presso terzi foto, documenti e quant’altro utile alla realizzazione. Tutto non è stato automatico perché a coloro i quali hanno aderito con entusiasmo, altri hanno preferito restare nell’indifferenza. Con il presente libro, nel quarantennale dalla morte e dal CXX dalla nascita, si traccia in un approccio contemporaneo il percorso artistico di Marco Novati, ampliando e aggiungendo disamine meno viste o per nulla approfondite dalle decadi passate. La ricca presenza d’immagini dell’artista per la prima volta pubblicate, unitamente a quelle dei suoi lavori, pongono la presente opera all’interno di un’azione rivalutativa della sua Arte. Si è resa necessaria a quasi cinquant’anni dagli ultimi introvabili cataloghi, una ricostruzione storica basata su documenti, testimonianze oculari e approfondimenti critici al fine di porre le basi per un rilancio del Maestro e di riflesso dei coetanei amici pittori. A livello artistico, Marco Novati ha creato fotografie pittoriche che testimoniano le diverse classi sociali caratterizzanti il Novecento veneziano. I soggetti da lui impressi, nelle moltissime opere dipinte, hanno fatto parte di una realtà lagunare molto radicata che nel corso del secolo scorso è lentamente scomparsa. Per comprendere da dove nasca nel Maestro tale fervida realtà l’opera indaga, per la prima volta, su una disavventura finanziaria familiare che gli fa comprendere come la vita fosse dura e spietata. Un fervido realismo che determinò in lui un nuovo approccio all’esistenza terrena, fatto non più di compromessi, ma solamente di un forte verismo. Proprio qui parte la sua costante ricerca artistica che sfocia in un’originalità fuori dal panorama dominante dell’arte lagunare. Nei primi anni dopo la fine della Grande Guerra, Novati ha modo di ammirare la produzione ritrattistica di Gino Rossi, che nella sua interezza ha condotto Marco a ricercare l’anima, con intensità diverse, nei personaggi di uomini e donne ritratti negli anni a seguire. Figure d’altri tempi avvolte da mille pensieri, fatiche, stenti e asprezze dalla vita. Una Venezia popolana e nascosta, caratterizzata da una pittura che si materializza da sola con carica aspra, cupa, grottesca e di simpatia. In contrapposizione al ritratto, il paesaggio nel termine più ampio d’interpretazione, permette al Maestro di aprirsi verso una dimensione stemperata e meno sofferta: esiste la gioia di vivere e di apprezzare la natura del creato. Infine la disamina del mondo novatiano si conclude narrando la storia dell’Ordine de La Valigia all’interno del quale Marco Novati fu uno dei fondatori. Dopo oltre mezzo secolo, gli eventi e le vicissitudini di quest’associazionismo tra artisti sono raccontate con veridicità storica, spazzando quella confusione contenutistica che spesso ha creato analisi non attendibili. La presente opera è corredata da immagini concesse in esclusiva da enti pubblici e privati in qualità di legittimi proprietari. L’archivio della famiglia Novati ha fornito gran parte del materiale inedito assieme a tutte le opere riprodotte all’interno dei capitoli. Inoltre i collezionisti privati hanno supportato l’iniziativa con una galleria di opere certificate da autenticità. In alcune situazioni sono state utilizzate foto di opere, nelle quali è stato impossibile risalire ai proprietari dell’epoca e/o attuali eredi. Ad ogni modo dove non è citato l’autore, l’editore è a disposizione per il riconoscimento di eventuali diritti.